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DOCudì 2022 proiezione BARATTOLI DI LATTA

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#DOCᴜᴅɪ’2022

#DOCᴜᴅɪ’2022 – Cᴏɴᴄᴏʀsᴏ – Cɪɴᴇᴍᴀ – Dᴏᴄᴜᴍᴇɴᴛᴀʀɪᴏ
Nᴏɴᴀ Eᴅɪᴢɪᴏɴᴇ

INFO #Docudi’2022  logo_web www.webacma.it/docudi-2022

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Docudì – concorso di cinema documentario
L’A.C.M.A. (Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese) è un’associazione culturale senza scopo di lucro nata nel dicembre 2000, costituita da volontari con la finalità di promuovere la cultura cinematografica e multimediale attraverso la sua fruizione a vantaggio dei propri associati e dell’intera collettività. Si occupa di coordinare, organizzare e pianificare attività culturali in generale soprattutto attraverso l’organizzazione di festival, rassegne, cineforum o singole proiezioni.

L’A.C.M.A., come già nelle precedenti edizioni organizza Docudì, concorso di cinema documentario, sul modello del Festival diffuso.
L’edizione di quest’anno viene svolta in forma ridotta e autofinanziata dall’associazione, non avendo avuto concesso alcun contributo da parte del Comune di Pescara e da altri Enti.

Sei appuntamenti con i film in concorso dal 21 aprile al 26maggio 2022.

Due i Premi assegnati: “Docudì 2022” con il voto del pubblico e “Docudì sociale” che l’ACMA darà al film che avrà meglio trattato una tematica di natura sociale.

Tutti i film in concorso sono stati prodotti nel 2020-2021 e dopo le proiezioni sono previsti incontri con gli autori e momenti di approfondimento e di dialogo con il pubblico in sala.

 

Auditorium Cerulli La Casa delle Arti
Via Francesco Verrotti, 42, 65126 Pescara
goo.gl/maps/ETJJ4fRm79R2AySq7

Per l’accesso alle proiezioni (che inizieranno puntuali alle ore 18:00) è richiesta
– la PRENOTAZIONE compilando il Form tinyurl.com/prenoto-DOC2022
OPPURE inviando una mail a  info@webacma.it

– il rispetto delle norme vigenti in materia di Covid

 

 

DOCudì2022 Programma proiezioniProgramma del Concorso

Quest’anno la nona edizione di DOCudì – Concorso di Cinema Documentario, che si svolge a Pescara dal 21 aprile al 26 maggio 2022 presso l’Auditorium Cerulli in Via Francesco Verrotti 42 affronterà, attraverso i film ammessi al Concorso varie tematiche:
** GUERRA: la front line raccontata attraverso l’obiettivo di tredici fotoreporter IN PRIMA LINEA regia di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso (giovedì 21 aprile)

** INTEGRAZIONE: la storia di alcune donne extracomunitarie attraverso l’apprendimento della lingua italiana PRENDERE LA PAROLA regia di Perla Sardella (giovedì 28 aprile)

** PANDEMIA: quattro famiglie di circensi bloccate dal Lockdown LA CAROVANA BIANCA regia di Artemide Alfieri e Angelo Cretella (giovedì 05 maggio)

** VIOLENZA CONTRO LE DONNE: il cammino di lotta di una avvocata aquilana IL CAMMINO PIÙ LUNGO regia di Cecilia Fasciani (giovedì 12 maggio)
** L’AQUILA DIECI ANNI DOPO una bambina torna nella Basilica di Collemaggio IL SEGNO DEL PERDONO regia di Marco Zaccarelli (giovedì 12 maggio)

** DISAGIO MENTALE: storia di due “emarginati” conosciutisi all’interno di una comunità di recupero BARATTOLI DI LATTA regia di Stefano Ianni (giovedì 19 maggio)

** MUSICA: i Dago Red, band folk’n blues italiana che affonda le proprie radici in Abruzzo HEADIN’HOME regia di Silvio Laccetti (giovedì 26 maggio)

 

giovedì 19 MAGGIO 2022 ore 18.00     in anteprima
BARATTOLI DI LATTA

Regia di  STEFANO IANNI

Anno 2021 durata 64′ 30”

Al termine dibattito con il regista (in collegamento) 

Sinossi   Barattoli di Latta è un film documentario che, attraverso un punto di vista originale e un linguaggio sperimentale, racconta la cruda e toccante storia di Maurizio e Federica, due persone dal passato difficile, che la vecchia psichiatria ha “curato” e che la moderna società ha facilmente dimenticato. Due “emarginati” che, dopo essersi conosciuti all’interno di una comunità di recupero, si sono innamorati e sono andati a vivere insieme in una vecchia casa di periferia, con il sogno di una vita normale. Sullo sfondo, la città dell’Aquila, ancora ferita dal terremoto del 2009.
Maurizio e Federica, per sopravvivere a una società che continua a respingerli, il lavoro se lo sono inventati. E la loro vita, oggi, è un limbo, un microcosmo sotterraneo colmo di sofferenza e disagio, ma anche di poesia e speranza. Un luogo dove il tempo scorre lento e dove le mistificazioni e le corruzioni della società contemporanea non vogliono e, forse, non possono arrivare. Un rifugio forzato dove (r)esistono valori autentici quali comprensione, altruismo, amicizia e amore.
Attraverso un racconto fatto di silenzi, piccoli gesti, bizzarri e affascinanti avvenimenti quotidiani, i protagonisti ci mostreranno pian piano i loro veri volti, fino a svelarci il loro passato, le loro paure, le loro speranze e i loro sogni. La paura di essere disprezzati. La speranza, nonostante tutto, di un futuro migliore. Il sogno di un vero lavoro. Il sogno di una famiglia. Il sogno di una vita normale. E allora noi, guardando da vicino due emarginati, due “Barattoli di Latta”, potremo riflettere su molti aspetti della nostra natura, tornare a stupirci e a provare meraviglia delle piccole cose e, forse, infine, nella storia di Maurizio e Federica potremo sentire il lento e dolce respiro dell’umanità.

Trailer

evento https://fb.me/e/2iLBru48g

 

Breve biofilmografia del regista

Stefano Ianni si descrive così: appassionato di cinema fin da giovanissimo, ho preso in mano la mia prima telecamera all’età di 8 anni. Ho girato i primi audaci e imbarazzanti cortometraggi con i miei amici d’infanzia, poi ho capito che quella delle arti visive era la mia strada. Dopo la laurea presso l’Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine di L’Aquila, mi sono buttato a capofitto nel mondo dell’audiovisivo. Oggi sono un freelance filmmaker e collaboro stabilmente con artisti, professionisti, enti e aziende. Ho girato cortometraggi, documentari, video musicali, spot creativi e aziendali, web series. Amo cercare la poesia nelle cose, in tutte le cose, e raccontare storie in modo creativo e originale, con la mia penna e la mia telecamera. Qualunque sia il progetto in cui sia coinvolto, il mio obiettivo è comunicare un messaggio che lasci il segno. Coltivo inoltre un’altra grande passione: la musica. Tra un progetto audiovisivo e l’altro, per scaricare la tensione, suono la batteria in due gruppi musicali. Laureato presso l’Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine di L’Aquila, una delle migliori scuole di cinema in Italia.

Filmografia Nel 2009 prende parte alla realizzazione del documentario “Sangue e Cemento”, finalista per il nastro d’Argento. Nel 2010, con la supervisione di Gianfranco Rosi, regista vincitore dei festival di Berlino e Venezia, dirige il documentario “Un anno dopo – Memory Hunters”, in concorso alla 67^Edizione del Festival del Cinema di Venezia; Nel 2011 dirige il documentario “Territorio” (2011), in concorso al 29^ Festival del Cinema di Sulmona. Nel 2013, co-dirige con Francesco Paolucci il cortometraggio “Post Scriptum”, finalista al Festival Francesco Pasinetti di Venezia. Nello stesso anno dirige lo spot sociale “Il Volto della Giustizia”, presentato da Roberto Saviano e Fabio Fazio nella trasmissione televisiva “Che tempo che fa”. Sempre nel 2013 inizia l’avventura con Davide Cironi, suo amico d’infanzia. Spinti dalla passione per il video e per le automobili, i due realizzano insieme il primo storico video del Drive Experience, seguito da molti altri che hanno rappresentato la nascita di quello che è ad oggi uno dei canali automobilistici più seguiti del web. Nel 2014 si occupa del montaggio del lungometraggio “La mano nel cappello”, diretto da Francesco Paolucci. Partecipa alla realizzazione di diversi documentari tra i quali “L’Arte di Vivere”, diretto da Marco Leopardi, “Nolite Timere” e “Odissea Dandy”, entrambi diretti da Giuseppe Tandoi. Nello stesso periodo scrive e dirige videoclip musicali per artisti emergenti e non, collaborando con diverse etichette discografiche. Nel 2015 collabora con l’etichetta l’emiliana Garrincha Dischi, occupandosi della produzione di video musicali e concerti live per il gruppo “Lo Stato Sociale”. Tra il 2015 e il 2016 realizza diversi spot tv/web e brevi documentari commissionati da enti quali Regione Abruzzo, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), Confindustria e Confcommercio. Sempre nel 2016 si occupa del montaggio del documentario “I Migrati”, diretto da Francesco Paolucci, trasmesso in prima serata su RAI2 nell’ambito della trasmissione “TG2 Dossier”. Nel 2018 è aiuto regista del videoclip musicale “Maldamore”, diretto da Massimo Molinari, nuovo singolo della cantante Simona Molinari. Nel 2019 inizia le riprese del film documentario “Barattoli di Latta”, un progetto sull’emarginazione e sulla psichiatria, di cui firma regia, fotografia e montaggio.
Nel 2021 “Barattoli di Latta” viene proiettato in anteprima al 5° DOQFF (Festival del Reportage Giornalistico e del Cinema Documentario), riscuotendo notevole successo di pubblico.

 

PROGETTO “BARATTOLI DI LATTA”

LA GENESI DI “BARATTOLI DI LATTA”
Otto mesi fa, quasi per caso, ho incontrato due persone. Per la società, che corre veloce, “due emarginati”. Per me, soltanto due persone che una sera di luglio mi hanno raccontato un po’ della loro vita. Quella di Maurizio e Federica mi è sembrata fin da subito una storia cruda, a tratti assurda a tal punto da non sembrare reale, che voleva parlare di tante cose; un fiume in piena, invisibile, carico di sofferenza ma anche d’amore. Una storia piccola, ma gigante. Una storia che ho deciso di raccontare. Otto mesi fa ero entusiasta e un po’ spaventato: non avevo idea di come avrei voluto, di come avrei dovuto, raccontare questa storia; con la mia telecamera, certo, quello era il primo passo. Ricordo di aver pensato che viviamo in un mondo dove la comunicazione è dominata da un’estetica spicciola e priva di significato, dove molte grandi produzioni non sanno più che inventarsi, dove influencers, fotografi e filmmaker armati di gimbal e reflex si rincorrono sui social in una folle corsa scandita da like e visualizzazioni, dove non facciamo in tempo a finire di vedere un video che ne è già iniziato un altro, dove regna l’effimero e dove si perdono le cose di valore, inghiottite da un meccanismo inarrestabile che inibisce la creatività. Quando ho pensato tutto questo, ho sentito il bisogno di fermarmi.
Fermarmi un attimo e riflettere. E, perché no, fare un passo indietro, cambiare direzione. Prima di iniziare a girare, quasi senza accorgermene mi sono spogliato di vizi estetici e inutili sovrastrutture mentali, ho sentito il bisogno impellente di ricominciare da capo, essere semplicemente me stesso, da solo, con la mia telecamera. Da solo con il mio sguardo, alla ricerca del senso delle cose. Otto mesi fa ho deciso di raccontare i drammi invisibili di chi vive sotto la superficie. Così, piano piano, sono diventato invisibile anch’io. Ho preso in mano la telecamera e sono entrato nella vita di due “emarginati”: un microcosmo quotidiano affollato e non privo di bizzarri e affascinanti avvenimenti. Durante questo viaggio dal ritmo lento, che non ha nulla a che vedere con la frenesia della vita in superficie, ho conosciuto soprattutto due persone che da “là sotto”, cercano la normalità. Ho capito che ”là sotto” in fin dei conti è un limbo, un luogo colmo di sofferenza e disagio, ma anche di umanità, poesia e speranza, un rifugio dove le mistificazioni e le corruzioni della società contemporanea non vogliono e non possono arrivare. Oggi, otto mesi dopo, a riprese finite, l’unica cosa di cui sono certo è che ho trovato il coraggio di raccontare una storia a modo mio. Una storia che è diventata un film.

 

 

CONCLUSIONI
Barattoli di Latta è un progetto in cui credo molto; dai numerosi feedback positivi ricevuti a riguardo, dopo alcune visioni private, da spettatori comuni di tutte le età, da professionisti dell’audiovisivo, professori ed esperti di cinema, ma anche da associazioni ed enti per la tutela della salute mentale, da comunità di recupero e per disabili, ho realizzato che la potenzialità emotiva e comunicativa del documentario è alta e va ben oltre le mie iniziali aspettative. Inoltre, il progetto ha suscitato vivo interesse nel docente e storico del cinema Piercesare Stagni, il quale mi ha invitato a tenere una lezione sul mio film con gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia, presso la sede di L’Aquila. Infine, il 20 ottobre 2021 il documentario è stato proiettato a L’Aquila in anteprima all’interno della rassegna DOQFF (5° Festival del Reportage Giornalistico e del Cinema Documentario), riscuotendo notevole successo di pubblico. Per tutti questi motivi spero che il mio film possa suscitare l’interesse di un eventuale distributore che voglia credere nel progetto e promuoverlo al meglio sul territorio abruzzese/nazionale.

 

 

 

Con:
Maurizio Pietropaoli,
Federica Cassella

Soggetto: Stefano Ianni

Sceneggiatura: Stefano Ianni

Musiche: Luca Tarquini, Apstract

Montaggio: Stefano Ianni

Fotografia: Stefano Ianni

Suono:
Matteo Di Simone (Sound Design e Mix)
Ignazio Vellucci (Rumorista)

 

 

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banner BARATTOLI DI LATTA regia di Stefano Ianni – DOCudì2022

 

 

Comunicato stampa del 16 05 2022

RIFLESSI STAMPA

21/04/2022  Il Centro     cartaceo     web

 

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ACMA – Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese
Via Firenze 99 – 65122 Pescara  –  Telefono: +39 085 4210031

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